Riceviamo e, col permesso del mittente, pubblichiamo questa e-mail perché è una buona sintesi di concetti espressi in altri messaggi di posta elettronica.
Da
qualche giorno, dopo il varo della cosiddetta manovra Monti e del decreto
definito “milleproroghe”, sul dramma degli
“esodati” postali in concreto, è
caduto il silenzio mediatico. Chi di dovere ha forse
già dimenticato tutto? Allora, potrebbe
essere utile alla causa qualche azione clamorosa singola o collettiva che sia. Ciò perché la disperazione sta prendendo il sopravvento
sulla speranza e il nostro futuro viene
visto a dir poco burrascoso se non da clochard o da poveracci malfamati.
Com’è possibile dopo una vita di
lavoro e di sacrifici essere abbandonati
a se stessi senza stipendio, senza pensione,
senza lavoro e senza nessuna indennità? Com’è possibile procrastinare
di cinque o sei anni la pensione
a chi era a pochi giorni dalla
meta? Tutto ciò ha veramente dell’incredibile, è inverosimile
che si possa verificare in una nazione definita civile.Anche le OO.SS. confederali e di categoria, non di rado contrapposte tra di loro per futili motivi, si sono assopite dimenticandosi della drammaticità del nostro problema. Perché i Segretari regionali di categoria non si muovono all’unisono seguendo la strategia di ciò che è stato fatto in Sicilia?
E dell’incontro delle Segreterie nazionali con Poste Italiane SPA cosa ne è stato? Come mai non se ne parla più? Alla luce di quanto sta avvenendo, dunque, è necessario incalzare ulteriormente le OO.SS. di categoria anche attraverso i figli degli “esodati” iscritti al sindacato (le tessere hanno un loro rilievo).
E’ necessario anche che le OO.SS. di categoria promuovano una manifestazione nazionale a Roma alla quale dovremmo intervenire tutti anche con presidi permanenti.
In quanto alle forze politiche, in particolare quelle che sostengono il Governo, diciamo che dovrebbero immediatamente dar seguito a quanto annunciato e sottoscritto alla fine dell’anno 2011. Diversamente sarebbe ingiusto, inumano, iniquo abbandonare alla propria sorte lavoratori che hanno già pagato quasi 40 anni di contributi.
Aiutateci! Aiutiamoci!
Antonio Zingaro
Analisi perfetta della situazione..direi disperata per adesso e speriamo che non diventi tragica..grande colpa è anche dei sindacati, ci hanno lasciato fare senza avvertirci di eventuli pericoli (qui da noi, alessandria, erano contenti, bravi..ma quanto vi danno...ecc), adesso devono muoversi urgentemente, subissiamoli di richieste, erano presenti anche loro alle firme in Confindustria.Ci facciano avere gli elenchi degli esodati, così da organizzarci come a Bari o in Sicilia, fare presidi alle Direz PT in ogni capoluogo di regione (nello stesso giorno), e intanto scriviamo dappertutto, siti giornali, parlamentari, e TV (abbiamo scritto in molti a Fazio per la trasmissione Chetempochefa di stasera, è ospite Monti, vediamo se gli chiede della nostra situazione)
RispondiEliminacesare
l'unica domanda da fare al promotore di questa meravigliosa manovra sarebbe: "sig.ministro Lei starebbe 4-5 anni senza stipendio, pensione e vitalizi vari". Se risponde di sì ci sto anch'io (ma ho qualche dubbio).
RispondiEliminaesodato poste 52
I sindacati tutti facciano sentire la loro voce su questa ennesima VERGOGNA che cade sulle spalle di migliaia di lavoratori alla vigilia della loro pensione.Facciamo sentire la nostra voce con una grande manifestazione nazionale sotto il palazzo dei poteri.Tonino Iannone esodato da Poste Italiane
RispondiEliminaNon voglio colpevolizzare nessuno..! Ma quando siamo andati a firmare l'accordo in Confindrustia insieme a Noi hanno firmato anche i nostri rappresentanti sindacali.Oggi molti sono scomparsi,e qualche altro dice, ma noi velavevamo detto che poteva essere pericolo.. ! Ma all'ora perchè avete firmato anche voi avvalando il nostro pericolo..?
RispondiEliminaè ora di finirla di terrorizzare la povera gente, vogliono negarci anche le misere mille euro mensile, mentre c'è chi ingrassa a suon di ventimila e passa euro mensili e sono lì per rappresentarci. questa situazione vergognosa, va chiusa pensionando tutti gli esodati con le norme precedenti la riforma monti, ci lasciassero vivere, quel che rimane, in santa pace, saluto tutti i meravigliosi colleghi pieni di grinta e voglia di vivere. antonio di luzio esodato pt
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